Fabio Civitelli/Pablo de Almaviva
Fabio Civitelli è, e non da oggi, uno dei disegnatori di punta di Tex, il ranger del Texas che dopo 73 anni mantiene il record di personaggio dei fumetti più conosciuto, più letto e più amato dagli italiani. Dai tempi in cui era disegnato dal suo solo creatore grafico Aurelio Galleppini, ne è passata di acqua sotto i ponti, e molte matite si sono cimentate con il prodotto di punta della casa editrice; si può dire che in Italia disegnare Tex è considerato il punto di arrivo per un disegnatore di scuola naturalistica.
Tra gli artisti che lavorano sul personaggio alcuni in particolare spiccano, per aver saputo magicamente coniugare uno stile personale, riconoscibile e direi “moderno” con le esigenze di rispetto della tradizione iconografica del prodotto, tenute in alta considerazione sia dalla casa editrice sia dallo zoccolo duro dei lettori più affezionati.
Tra costoro Civitelli è forse il più singolare, la sua cura del particolare, il suo controllo di ogni singolo tratto, la grande maestria nell’uso del chiaroscuro lo hanno portato ad essere scelto specialmente per le storie di ambientazione notturna e per le atmosfere inquietanti, che sa rendere sia con l’uso di raffinate sfumature (realizzate tradizionalmente a mano con tecniche personalissime) che mediante un uso “stroboscopico” del bianco e nero. Prima di disegnare quel numero fatidico di Tex (il numero 293 “I due killers”, scritto da Claudio Nizzi) Civitelli lavorava su un altro personaggio importante della casa editrice, MisterNo, creato dallo stesso editore Sergio Bonelli (che qui si firmava Guido Nolitta).
Lo stesso Bonelli raccontava che non era riuscito a contattare il disegnatore di cui aveva colto le potenzialità a causa del fatto che questi si firmava con lo pseudonimo di “Pablo De Almaviva”. Un vezzo che Civitelli aveva adottato da quando lavorava, tramite lo StudiOriga, per Edifumetto ed Ediperiodici, case editrici che producevano soprattutto tascabili erotici per adulti, molto in voga nei primi anni ‘70 quando il giovane Fabio esordì (a soli 19 anni) disegnando un albo di “Lady Lust” (una spia sexy protagonista di gialli inglesi già pubblicati dalla casa editrice, ma qui in versione a fumetti) su testi di Paolo Ghelardini. Per la Ediperiodici sostituisce il disegnatore Bruno Marraffa nella serie “Zordon”. Realizza alcune storie con personaggi Marvel ( L’Uomo Ragno e I Fantastici Quattro) per la rivista SuperGulp della Mondadori. Lo studiOriga collabora con la casa editrice Universo, mitica produttrice di testate storiche come “L`Intrepido” e “Il Monello”; Fabio viene incaricato di disegnare la serie “Doctor Salomon”, scritta da Silverio Pisu, noto cantautore e doppiatore. Dopo averne disegnato dieci episodi, Civitelli ha modo di conoscere Sergio Bonelli e viene arruolato in forza alla sua casa editrice, che all’epoca si chiamava ancora Cepim.