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Caro Ministro le scrivo... - Vol.2 (Terni)
DisponibileNella pubblicistica storica è da tempo diffuso l’utilizzo delle carte di Polizia depositate negli archivi istituzionali.
Prevalentemente ci si riferisce al periodo fascista, a partire dal Casellario politico centrale, che aveva il compito di curare il sistematico aggiornamento dell’anagrafe dei cosiddetti “sovversivi”, quasi come se solo in quel periodo fosse esistita una sorveglianza verso persone o soggetti politici ritenuti in qualche misura degni di sospetto. Non è così. Nell’Italia liberale esisteva una rete di sorveglianza, anche se diversi erano gli esiti di tale attività di Polizia.
Finito il fascismo, le strutture montate dal regime, specie a livello periferico, non solo non cessarono di esistere, ma spesso continuarono ad operare. Naturalmente la portata di questa onda lunga variava a seconda dei soggetti che esercitavano il controllo. Ne risultava una attività difforme da luogo a luogo: alcune province conservavano una attività notevole, altre meno. I risultati di tale attività continuavano ad essere segnalati agli organi centrali dello Stato dove, probabilmente, giacevano senza conseguenza alcuna. Ma venivano comunque archiviate.
Nei tre volumi c’è la storia degli anni settanta in Umbria raccontata attraverso l'occhio vigile della polizia, così si presenta "Caro ministro le scrivo". La segnalazione di centinaia di protagonisti della vita regionale compaiono nelle relazioni, nei teleradio e negli appunti riservati delle questure e delle prefetture di Perugia e di Terni. Questi documenti ‑ rintracciati all'Archivio centrale dello Stato ‑ presentano la fitta rete di rapporti politici, sindacali, culturali che hanno attraversato la regione in uno dei decenni più complessi, segnati da innovazione e tensioni sociali. Tutti i documenti riportati nei tre volumi sono copie degli originali.
Con interventi di:
Claudio Carnieri. è stato impegnato, per gran parte della vita, nelle vicende della sinistra umbra. Membro del C.C. del Pci dalla fine degli anni ‘60, negli organismi dirigenti nazionali e regionali del Pds e dei DS, nella prima metà degli anni ‘90 è eletto Presidente della Regione Umbria. è autore di molti saggi e volumi sulla storia politica, economica e sociale della regione.
Andrea Maori (Perugia, 1960), saggista, collaboratore dell’Archivio audio-video di Radio Radicale si occupa da anni di storia politica del Novecento. Con il supporto costante di fonti archivistiche pubblica le sua ricerche sugli effetti del controllo di polizia sulla società italiana, in particolare minoranze politiche, religiose e sociali.
Amedeo Zupi, ha fatto parte negli anni 70 del Movimento degli Studenti dell’Università di Perugia, è stato militante e dirigente di Avanguardia Operaia e poi di Democrazia Proletaria. Ha fatto parte per alcuni anni del Comitato Umbro per la Pace. E’ stato poi sindacalista nella CGIL dell’Umbria nella quale ha ricoperto diversi incarichi e con la quale tuttora collabora. E’ stato coredattore, assieme con Pino Tagliazzucchi, del periodico su pace e disarmo “Prima…” e ha collaborato in pubblicazioni della CGIL.
Scheda tecnica
- Ricerca archivistica
- Andrea Maori
- Selezione documenti
- Amedeo Zupi
- Con interventi di
- Claudio Carnieri, Andrea Maori, Amedeo Zupi
- Collana
- Politica, Storia, Storia locale
- Anno edizione
- Novembre 2017
- Stampa
- Bianco e nero
- Copertina
- Morbida
- Rilegatura
- Brossura
- Formato
- 21,0 x 29,7
- EAN
- 978889522485